Le tecnologie di Internet hanno acquisito importanza come mezzo di partecipazione culturale e consentono a un gran numero di persone e ad ampie parti della società in tutta l’Unione europea (UE) di partecipare ad attività culturali online, come la creazione, il download e la condivisione di contenuti culturali (ascolto di musica, visione di film, streaming di concerti dal vivo e così via).

Nel 2020 il 91 % delle famiglie nell’UE aveva accesso a Internet (indipendentemente dal tipo di connessione); si tratta di un aumento di 10 punti percentuali rispetto al 2015 (vedi Figura 1). Una quota crescente della popolazione dell’UE ha accesso a Internet tramite dispositivi di comunicazione mobile mentre è in movimento.

L’accesso a Internet in Italia raggiunge nel 2020 una copertura del 88 %. Un incremento del 13% rispetto alla copertura del 2015 che si assestava al 75%. 

Tra gli altri Stati membri dell’UE spicca l’accesso a Internet nei Paesi Bassi che copre il 97 % di tutte le famiglie nel 2020 (da notare che alcune persone potrebbero aver scelto consapevolmente di non avere accesso a Internet).

In generale, la quota di famiglie con accesso a Internet era almeno del 90 % in 17 dei 27 Stati membri dell’UE ed era inferiore all’80 % solo in Bulgaria (79 %).

Alcuni degli Stati membri dell’UE che hanno avuto tassi relativamente bassi di accesso a Internet per uso domestico nel 2015 hanno mostrato una rapida espansione dei tassi di connettività negli ultimi cinque anni. Tra il 2015 e il 2020, la quota di famiglie con accesso a Internet è aumentata più rapidamente a Cipro (di 22 punti percentuali), Bulgaria (di 20 p.p.) e Romania (di 18 p.p.).

Principali utilizzi per attività culturale

Internet, come mezzo, è disponibile al pubblico da oltre vent’anni. Durante questo periodo, si è evoluto da una novità tecnologica che condivideva vari contenuti con gli appassionati ad essere una delle assi portanti per i contenuti mainstream. Come risultato degli sviluppi tecnologici, i contenuti digitali trasmessi a distanza non hanno raggiunto solo computer, ma anche telefoni, televisori, lettori musicali e persino orologi. Tutte queste tecnologie forniscono contenuti sia gli amanti dei media “classici” (libri, musica o film) sia ai cercatori e i creatori di nuove forme di espressione culturale (es. giocatori di videogiochi o blogger.

In base a un sondaggio di Eurostat, nell’UE nel suo insieme e nella maggior parte dei paesi gli usi più popolari di Internet legati alla cultura sono “Leggere siti di notizie/giornali/riviste di notizie online” e “Guardare la TV o i video in streaming su Internet”.

Nel 2020, il 75 % della popolazione dell’UE di età compresa tra 16 e 74 anni aveva letto siti di notizie/giornali/riviste di notizie online tre mesi precedenti l’indagine e il 74 % di questa popolazione aveva guardato la TV in streaming su Internet o video (vedi Figura 2 e Tabella 1). Condivisioni inferiori sono state registrate per “Ascolto di musica o download di musica su Internet” (61 %) e “Riproduzione o download di giochi” (34 %).

In Italia l’attività principale con percentuali maggiori (77%) è relativa a Guardare la TV o i video in streaming, al contrario la “Lettura di siti di notizie online, giornali e riviste di notizie” (63%) risulta una delle percentuali più basse in Europa.

Si segnala inoltre che gli indicatori non sono calcolati in percentuale sull’intera popolazione (entro la fascia di età specificata), ma unicamente tra le persone che hanno utilizzato Internet nei tre mesi precedenti.