Se ti stai chiedendo quanti sono veramente i Rifugiati in Italia, non chiederlo all’ISTAT, che non lo dice e sembra che non voglia dirlo.
Sulle pagine dell’Istituto nazionale di statistica i Rifugiati sono classificati secondo circa due dozzine di incomprensibili categorie (!) e manca invece un dato unificante che sintetizzi le informazioni sul loro numero.
Gli unici dati ufficiali in Italia riguardano le Richieste di Asilo e i Permessi di soggiorno (cioè, guarda caso, NON gli immigrati “irregolari”):
- Nel corso del 2020 sono stati rilasciati 107mila nuovi permessi di soggiorno, il numero più basso degli ultimi 10 anni (-40% rispetto al 2019).
- Le persone che hanno richiesto Asilo in Italia nel 2021 sono state 53.240

Mancando un dato ufficiale di sintesi sul numero dei Rifugiati, le informazioni al riguardo sono discordanti:
-secondo la UNHCR nel 2016 il nostro paese ha accolto circa 131mila Rifugiati, e non fornisce dati più aggiornati;
-secondo LENIUS (un blog) nel 2018 In ITALIA il numero di Rifugiati era di 207.619, EQUIVALENTE Allo 0,34% della popolazione. per fare un confronto in Germania alla stessa data erano l’ 1,38% della popolazione, cioè 1.146.685 Rifugiati;
-la Fondazione ISMU che si occupa proprio di questo fenomeno (annovera tra i propri soci la Fondazione Cariplo, la Regione Lombardia e la Curia milanese) stima che al 1° gennaio 2021 gli immigrati “irregolari” in Italia fossero 519.000.
Questi i dati forniti dalla Fondazione ISMU:
Paese | Numero rifugiati 2018 | Ogni 1000 abitanti |
---|---|---|
Turchia | 3.579.531 | 43,7 |
Svezia | 253.794 | 24,8 |
Malta | 8.911 | 18,1 |
Austria | 135.955 | 15,3 |
Cipro | 12.325 | 14,1 |
Germania | 1.146.685 | 13,8 |
Svizzera | 110.168 | 12,9 |
Norvegia | 53.888 | 10,1 |
Danimarca | 37.540 | 6,5 |
Grecia | 68.219 | 6,4 |
Francia | 407.923 | 6,1 |
Olanda | 94.430 | 5,5 |
Belgio | 61.677 | 5,4 |
Italia | 207.619 | 3,4 |
Regno Unito | 133.094 | 2 |
Secondo Eurostat in Italia nel 2021:,
- i “Rifugiati” erano 167.335,
- i Richiedenti asilo (casi pendenti) erano 186.648,
- le persone apolidi sotto mandato dell’UNHCR (Nazioni Unite) erano 715;
Pertanto rielaborando i dati Eurostat, il totale dei Rifugiati in senso allargato erano 354.698 nel 2021. Gli stranieri “regolari” presenti in Italia al 1° gennaio 2021 erano 5.756.000 secondo il dato ufficiale ISTAT.
CHI RICHIEDE ASILO IN ITALIA E NEL MONDO
I Richiedenti asilo sono persone che hanno lasciato il loro Paese d’origine, hanno inoltrato una richiesta d’asilo in un’altra nazione e aspettano la risposta sul riconoscimento dello status di rifugiato da parte delle autorità del Paese che li ospita.
L’agenzia delle nazioni Unite che si occupa dei Rifugiati (UNHCR https://www.unhcr.org/it/) contava che nel mondo ci fossero oltre 25.000.000 di Rifugiati prima della guerra in Ucraina. Oltre a loro si contano circa altri circa 70.000.000 di persone in situazioni simili ai Rifugiati, compresigli sfollati interni (cioè quelli cha hanno dovuto abbandonare le proprie case ma sono rimasti nel proprio paese), o gli apolidi (cioè privati della protezione di uno stato). In tutto sono circa 90 milioni di persone senza casa, senza una patria e bisognose di aiuto.
Fra i Rifugiati, quelli nella condizione di “Richiedenti asilo” erano oltre 4 milioni (fine 2020, sempre secondo lo UNHCR).
In Europa i Rifugiati erano oltre 7.000.000 alla fine del 2020: dei quali circa 1.000.000 Richiedenti asilo.
In Italia si è passati dalle quasi 14.000 richieste al mese del 2016-7 alle circa 4.000 al mese del 2018.
Il flusso è ripreso dopo la pandemia e negli ultimi mesi le richieste sono state circa 6.000 al mese.

Negli ultimi mesi c’è stato un notevole incremento di minori sotto i 14 anni fra i Richiedenti asilo, il che sembra indicare che i flussi più recenti sono composti da nuclei familiari con bambini.


I MINORI NON ACCOMPAGNATI
Mette i brividi e fa compassione sapere che alcune centinaia di persone fra quelle che hanno richiesto asilo in Italia sono minorenni non accompagnati

Di gran lunga la maggior parte dei Rifugiati sono ospitati nei paesi in via di sviluppo, vicino alle aree di crisi che “producono” Rifugiati. Tuttavia, un numero significativo si dirige verso i paesi sviluppati per richiedere asilo.
Sono state svolte molte ricerche sulla questione della scelta della destinazione dell’asilo, cioè la misura in cui i richiedenti asilo sono in grado di esercitare la scelta quando si tratta del loro paese di destinazione e le loro ragioni per scegliere determinati paesi rispetto ad altri.
Queste ricerche rivela una serie di temi comuni, il principale dei quali è che i richiedenti asilo hanno generalmente opzioni limitate a loro disposizione e le scelte sono fatte all’interno di un campo molto ristretto di possibilità. Le loro scelte e i loro viaggi sono spesso fortemente influenzati dai trafficanti di esseri umani, o agenti, che si impegnano per assisterli.
Laddove i richiedenti asilo sono in grado di esercitare una scelta nel determinare il loro paese di destinazione, fattori come la presenza di social network, i legami storici tra i paesi di origine e di destinazione e la conoscenza o la convinzione che un determinato paese sia democratico, in cui i diritti umani e lo stato di diritto sono suscettibili di essere rispettati, sono molto influenti. In pratica, la diffusione fra i migranti della opinione che un determinato Paese sia più o meno “ospitale” contribuisce senza dubbio a motivare la scelta.
LA SITUAZIONE A CAUSA DELLA GUERRA IN UCRAINA

In questi giorni i media dicono che siano già 2,5 milioni di persone (marzo 2022) le persone che fuggono dall’Ucraina dilaniata.
La guerra in Ucraina minaccia di presentare presto un nuovo esodo drammatico che riguarderà certamente anche il nostro paese. Un fenomeno simile si è verificato tra il 2014 e il 2017, quando ha raggiunto il suo picco, per poi attenuarsi. In quel caso, i migranti provenivano dall’area del Mediterraneo.
Nel 2017 Stati Uniti, Germania, Italia e Turchia sono stati i Paesi che hanno ricevuto il maggior numero di richieste d’asilo secondo l’UNHCR erano 186.648 in Italia.
Nel 2018 l’Italia è scesa al decimo posto, con 48,900 richieste, un numero più che dimezzato rispetto all’anno precedente.
I tragici e imprevedibili sviluppi della guerra in Ucraina ci dicono che dobbiamo prepararci a ricevere nuove ondate di profughi. Succede ogni giorno, ma le notizie su questi fatti sono episodiche e ansiogene (gli sbarchi, o un naufragio …)
Sul nostro sito puoi trovare i dati sempre aggiornati di Eurostat

GLOSSARIO
Migrante economico
È una persona che si è mossa dal suo paese di origine per migliorare le sue condizioni di vita, cercando un lavoro. Il termine viene spesso usato per distinguere chi si muove dal proprio paese per migliorare le condizioni economiche con chi si sposta a causa di guerre, conflitti o persecuzioni. In realtà la differenza tra queste due categorie di persone non è sempre distinguibile, perché molti paesi hanno condizioni di vita meno favorevoli a causa di guerre passate ma recenti, o al contrario in altre nazioni ci sono conflitti interni (etnici, tribali, religiosi, etc.) non pienamente riconosciuti a livello internazionale.
Migrante irregolare
Si tratta di una persona entrata nel paese senza un regolare controllo alla frontiera, oppure che è arrivata regolarmente ma a cui è scaduto il visto o il permesso di soggiorno.
Clandestino
Il termine non esiste né nelle definizioni internazionali né nel diritto dell’Unione europea. Si è diffuso in Italia da quando la legge Bossi-Fini ha introdotto alcune disposizioni contro le immigrazioni clandestine. Si distingue dalla migrazione irregolare in quanto riguarda solo coloro che abbiano violato le regole sull’ingresso nel territorio e non abbiano alcun titolo legale per rimanervi. Dunque non riguarda né i richiedenti asilo né chi l’asilo l’ha ottenuto.
Richiedente asilo
Si definisce così una persona che ha richiesto di essere riconosciuta come rifugiato (o altra forma di protezione) e che è in attesa del responso. I richiedenti asilo solitamente entrano nel territorio in modo irregolare, ma dal momento in cui presentano la richiesta sono regolarmente soggiornanti, e quindi non possono essere definiti clandestini. Hanno cioè il pieno diritto di permanenza sul territorio italiano.
Profugo
Un profugo è una persona scappata per ragioni di sopravvivenza, solitamente a causa di guerre o conflitti, ma che non rientra necessariamente nella categoria di rifugiato. Il profugo può essere anche uno “sfollato interno”, ovvero una persona che si è mossa dalla propria abitazione verso un altro luogo, ma all’interno dello stesso paese.
Rifugiato (Unhcr)
In termini generici il rifugiato è una persona che è scappata dal proprio paese per cercare protezione in un altro. L’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni unite (Unhcr) riconosce come rifugiati coloro che rientrano nei criteri stabiliti dal loro statuto. Questi sono dunque titolari della protezione che l’agenzia Onu può offrirgli. Altra cosa è il riconoscimento dello status di rifugiato da parte di un paese membro della convenzione di Ginevra del 1951.
20,7 milioni di persone nel mondo erano rifugiati sotto il mandato dell’Unhcr, nel 2020.
Status di rifugiato
È la prima e più importante forma di protezione internazionale, e può essere riconosciuta a un richiedente asilo da uno stato membro della convenzione di Ginevra del 1951. La convenzione definisce il rifugiato come:
[…] chiunque, nel giustificato timore d’essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato;
– Art. 1 della Convenzione di Ginevra del 1951