


“Migliora un pò” la situazione del disavanzo pubblico italiano, cioè dello squilibrio tra entrate e uscite che va a sommarsi all’enorme debito pubblico cresciuto negli anni.
La perdita era stata di quasi il doppio: 53.291,9 Milioni nel 1^ trimestre, scesi (si fa per dire) a 32.789,3 nel 2^ Trimestre. Peggio di noi solo la Francia, che però ha “spalle più robuste”. Non resta che sperare nel PNRR.
Nel 3^ Trimestre del 2021 il disavanzo (la perdita netta) nei conti dello Stato è stata di 27.679,9 Milioni di euro.
L’avanzo/disavanzo delle amministrazioni pubbliche è definito come l’accreditamento netto delle amministrazioni pubbliche (+) / indebitamento (-) secondo il Sistema europeo dei conti (SEC 2010).

L’indicatore è espresso in percentuale del PIL.
I dati non sono né destagionalizzati né corretti per il calendario.
Informazioni geografiche:
Area dell’euro (EA19): Belgio, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia.
Unione europea (UE27): Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia.
Metodi e definizioni
I dati per la zona euro e gli aggregati dell’UE sono corretti per calendario e destagionalizzati da Eurostat utilizzando un approccio indiretto (per paese) per le entrate totali e le spese totali. Sia le entrate che le spese presentano un chiaro andamento stagionale. L’eccedenza (+)/disavanzo (-) deriva indirettamente dalle operazioni di cui sopra. Per i rapporti con il PIL, vengono utilizzati i dati di calendario e i dati destagionalizzati del PIL.
La maggior parte dei paesi fornisce a Eurostat le proprie stime dei dati di calendario e destagionalizzati per le entrate totali e le spese totali delle amministrazioni pubbliche su base volontaria e consente a Eurostat di pubblicare tali stime. I metadati dettagliati sulla destagionalizzazione sono disponibili in Statistics Explained. I conti trimestrali non finanziari delle amministrazioni pubbliche utilizzano concetti in linea con la metodologia stabilita nel Sistema europeo dei conti (SEC 2010) e con il concetto di disavanzo/avanzo delle amministrazioni pubbliche utilizzato nel contesto della procedura per i disavanzi eccessivi.
I dati annuali della procedura per i disavanzi eccessivi, che saranno comunicati dagli Stati membri nell’aprile 2022, sono oggetto di un’approfondita verifica da parte di Eurostat. I dati trimestrali sul PIL sono i più recenti trasmessi dagli Stati membri dell’UE.
Sebbene i dati trimestrali non destagionalizzati relativi al disavanzo/avanzo pubblico siano coerenti con i dati annuali, ad eccezione delle differenze dovute agli aggiornamenti dei dati, possono verificarsi differenze tra la somma dei dati trimestrali non destagionalizzati e dei dati annuali per gli aggregati dell’UE e dell’area dell’euro a causa degli effetti dei tassi di cambio. Le differenze tra i dati destagionalizzati annualizzati e i dati annuali si verificano per motivi tecnici. Si verificano anche differenze tra i dati trimestrali e annuali del PIL. Le differenze tra la variazione delle entrate totali e delle spese totali e la variazione dell’eccedenza (+)/disavanzo (-) sono dovute all’arrotondamento, così come le differenze tra i dati in percentuale del PIL e le variazioni dei dati in punti percentuali del PIL.
Dal primo trimestre 2020 gli Stati membri hanno attuato misure di contenimento della Covid-19. Le misure politiche con il maggiore impatto sui conti pubblici nel terzo trimestre del 2021 sono state relative alle imposte (esenzioni fiscali, posticipo dei termini di pagamento) e alle misure di spesa a sostegno dell’occupazione e delle imprese. Sono anche reperibili metadati esplicativi specifici per paese.
I dati trimestrali delle statistiche sulla finanza pubblica per il primo, il secondo e il terzo trimestre del 2021 sono stati etichettati come provvisori, a causa di una maggiore probabilità di revisioni. Si prevede un’ulteriore armonizzazione per quanto riguarda le pratiche di registrazione per le misure di liquidità e di spesa introdotte, per l’impatto trimestrale dei ratei delle imposte differite e per le entrate provenienti dalle istituzioni e dagli organi dell’Unione europea.
Le revisioni nei prossimi trimestri dovrebbero quindi essere più grandi del solito. I dati relativi al primo e al secondo trimestre del 2021 sono stati considerevolmente rivisti da molti Stati membri.